TRINCIA A MAZZE, MARTELLI O COLTELLI: SONO LA STESSA COSA? ECCO LE DIFFERENZE TECNICE, FUNZIONALI E DI DURATA

Per prima cosa è opportuno specificare che in questo articolo si parla di una trincia non autonoma, ovvero di un accessorio che va installato su di una macchina operatrice attraverso una connessione meccanica. Il suo funzionamento, quindi, è dipendente dall’impianto idraulico dell’escavatore o dello skid loader.
Dopo questa premessa, possiamo subito affermare che una trincia a mazze e una trincia a martelli sono la stessa cosa: le due nomenclature devono essere utilizzate in alternativa l’una dell’altra come sinonimi, nonostante ci sia chi ritenga, erroneamente, che vi siano differenze. Diverso, invece, il concetto di trincia a coltelli.
La vera differenza, quindi, la si ha tra una trincia a mazze (o a martelli) e una a coltelli.
Quando usare la trincia
Per comprendere al meglio le differenze tecniche e funzionali tra le due tipologie di trincia, è fondamentale capirne l’utilizzo. Lo strumento è impiegato spesso sia nell’ambito forestale e boschivo, sia nel settore agricolo. Infatti, risulta utile per la pulizia di terreni, per lo sfalcio dell’erba e degli arbusti, dove vi siano zone incolte e trascurate, per la pulizia dei letti dei fiumi, per interventi in caso di calamità.
La trincia è progettata per lavorare non solo erba, ma anche terreni disordinati e abbandonati, con piante rampicanti, arbusti, rovi, arbusti, rami e cespugli.
Risulta dunque importante stabilire le condizioni di lavoro, lo stato dell’arte della superficie e dell’ambiente in cui operare, prima di scegliere la miglior trincia.

Differenze tra trincia a mazze e trincia a coltelli
Prima di esporre le differenze tra i due tipi di trincia, è bene chiarire che in buona sostanza il principio di funzionamento è il medesimo. Sia la trincia a martelli che quella a coltelli, prendono il moto dalla macchina alla quale sono connesse meccanicamente.
Oltre alla forma, la differenza principale consiste nell’utilizzo.
La trincia a martelli o a mazze
La trincia a martelli o a mazze, si impiega per trinciare piccoli rami, arbusti, residui di tagli e di potatura alberi, canneti e per operare prevalentemente nei boschi e in terreni incolti, in cui la vegetazione ha preso il sopravvento. Il risultato è un composto legnoso formato dai residui di taglio, anche di pezzatura medio-fine. La costruzione di una trincia a martelli è robusta poiché deve andare a sostenere il taglio di particolari più difficili rispetto ad esempio all’erba. Il taglio, infatti, appare più grossolano rispetto a quello garantito dalla variante a coltelli, ma non per questo meno preciso.
La versatilità viene mantenuta e sono molti a preferire questa tipologia di attrezzatura, specialmente se non si conoscono preventivamente le caratteristiche del terreno in cui si andrà a operare. Sebbene la trincia a mazze non sia pensata per lavorare su terreni con detriti, riesce comunque a gestire questi al meglio. Non a caso, la trincia a martelli viene scelta nel 90% dei casi proprio per la sua versatilità d’uso, lasciando l’opzione dei coltelli solo in caso di sfalcio dell’erba o cespugli.
Proprio la robustezza costruttiva, restituisce una durata solo teoricamente più elevata alla trincia a martelli. Infatti, questa varia a seconda del lavoro da svolgere, dato che, operando su terreni spesso incolti e “inquinati” con detriti e tronchi, il lavoro risulta molto più gravoso rispetto alla trincia con coltelli.

La trincia a coltelli
La trincia a coltelli si usa in un contesto prevalente più semplice, per manutenzionare le aree verdi come prati, terreni e parchi in cui vi è l’esigenza di sfalciare l’erba e piccoli cespugli. In questo caso si ottiene un prodotto finale piuttosto fine che tenderà a decomporsi negli appositi sistemi di compostaggio. Il taglio è sicuramente più preciso e senza dubbio l’utilizzo è un poco più limitato, facendosi preferire su aree più ordinate. I coltelli possono essere più danneggiabili rispetto alle mazze, le quali appaiono più robuste e solide, meno delicate. La trincia a coltelli funziona anche per tagliare una vegetazione leggera, come cespugli, piante a stelo fine e piccole ramificazioni. Se utilizzata correttamente è più facile prevedere l’usura delle lame, mentre se impiegata in un ambiente non adatto la sua durata sarà inferiore alle attese.
A seconda del terreno e della zona, le due tipologie di trincia sono funzionali anche nella pulizia di piantagioni come ulivi, frutteti e vigneti.

Quale trincia scegliere
La risposta a questa domanda è semplice: dipende dal tipo di terreno e dall’ambiente in cui si andrà a lavorare. Una superficie che richiede precisione, con erba oppure anche con una vegetazione leggera, fine e con cespugli, su un terreno privo di detriti, richiede l’impiego di una trincia a coltelli.
Di contro, ove presenti detriti, vegetazione incolta, spazi impegnativi, arbusti (anche di grosso calibro), piccoli tronchi, rovi, ecco che la trincia a mazze può davvero restituire grandi soddisfazioni, senza perdere in precisione.
Le gamma QM: le migliori trince a mazze e a coltelli

QM offre una panoramica completa per mettere a disposizione del cliente una gamma di trince di qualità, sia a martelli che a coltelli. La costante ricerca, fatta da sviluppo e innovazione, consente all’azienda di fornire la migliore risposta anche al cliente più esigente. QM fornisce la possibilità di equipaggiare la trincia sia con mazze sia con coltelli a Y.
Di seguito il dettaglio delle opzioni suddivise per macchine operatrici.
Per escavatore:
- SERIE SE e SL con macchina operatrice da 0,8 fino a 4 Ton
- SERIE SM con macchina operatrice da 3,5 fino a 8 Ton
- SERIE SR con macchina operatrice da 4 fino a 14 Ton
Per Skid loader o Pale Gommate, trincia con attacco frontale:
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